Ferdinando Rombolà, presidente Nuova Gioiese
Musi lunghi nello spogliatoio viola. Negli occhi del presidentissimo Ferdinando Rombolà, si legge poi tutta l’amarezza di una vittoria mancata, appesantita dallo scarso incasso, a fronte di tutto quel pubblico assiepato sugli spalti del Polivalente, lasciando intravedere la possibilità di rimettere tutto in gioco per il prossimo campionato. Dal Torrione, invece, non è in vena di concedersi ai cronisti. Evidentemente il mister non è rimasto soddisfatto dalla prestazione dei suoi ragazzi (come dargli torto?) che si son fatti imbrigliare come pivellini dall’atteggiamento dell’avversario. Piccante la dichiarazione di Rombolà che dopo aver fatto una disamina sulla partita si è lasciato andare a uno sfogo: «La partenza a razzo della mia squadra faceva presagire una vittoria già nei primi minuti, ma non è stato così. Ancora non riesco a capacitarmi cosa possa essere successo ai miei giocatori. Di mezzo poi ci si è messo pure il calcio di rigore fallito, in seguito al quale ho visto i ragazzi contratti, senza idee, anche perchè non siamo riusciti ad approfittare della superiorità numerica. E questo non è da Nuova Gioiese». Poi il presidentissimo rivolge il pensiero al misero incasso, che cozza con la presenza del pubblico sugli spalti: «Appena 42 sono stati i paganti, il cui incasso non è assolutamente da serie D. Non sono questi i numeri che si cercano, e al riguardo riavvolgendo il nastro e metto a confronto le trasferte che la Nuova Gioiese ha sostenuto in quel di Savoia e Akragas, dove gli spalti erano pieni come un uovo. Noi a Gioia Tauro non sappiamo apprezzare quanto di buono è stato fatto, motivo per cui mi pare quasi impossibile tornare a metterci a confronto l’anno prossimo con altre realtà che sanno vivere il pallone». Felice, dall’altro lato, mister Biagio Seno per il pareggio conquistato sul difficile terreno della Nuova Gioiese, verso la quale ha avuto parole di apprezzamento sul piano tecnico. Per Seno il pari è un risultato di carattere. «Abbiamo sbagliato approccio alla gara regalando il campo agli avversari, ma dopo aver subito la rete ci siamo desti, iniziando a giocare da par nostro. E il pareggio conquistato è pienamente meritato, non facendoci condizionare nemmeno dalle situazioni avverse, come l’espulsione e il calcio di rigore».
Articolo tratto da il Quotidiano della Calabria a firma di Angelo Maria Giovinazzo
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