Dal presidente del C.T. Gioia ’74, Francesco Sofia, riceviamo e pubblichiamo:
«Come nei nostri voti e nelle nostre attese, il TAR ci ha dato ragione. Duole, lo ribadisco, ripensare al tempo ed al denaro spesi per rintuzzare le insane iniziative dell’amministrazione Bellofiore che invece avremmo voluto e dovuto impiegare nell’interesse della città. Ricominciamo il nostro lavoro con rinnovata passione, confortati da una pronuncia giurisdizionale che, insieme a passaggi giuridici di non poco momento, si segnala per un’ampia espressione di quel buon senso eticamente ispirato che dovrebbe contrassegnare l’agire della Pubblica Amministrazione e che l’infausta decadenza del sentire morale dei nostri tempi finisce spesso col piegare alla meschina faziosità di mestieranti della scena politica».
Questo invece il commento del socio del C.T. Gioia ’74, Daniele Cutrì, pubblicato ieri 24/06/2014 sulla bacheca Facebook dello stesso:
«La sentenza pubblicata oggi, 24 giugno 2014, n. 286, rende finalmente ed in modo definitivo giustizia su una vertenza su cui troppo si è discusso, vociferato, chiacchierato, quasi mai con costrutto. I giudici hanno smontato, pezzo per pezzo e nel merito, gli atti del Comune di Gioia Tauro contro il Circolo del Tennis. L’amministrazione Bellofiore, in palese violazione dei suoi poteri e con un eccesso di potere e invereconda cattiveria, ha nascosto un attacco brutale sciacquandosi la bocca col concetto di legalità. Il tempo, galantuomo fino al midollo, ci restituisce tutta la dignità che hanno cercato di calpestare. A loro la vergogna di un atto di inaudita cattiveria. Così è. Definitivamente. Piaccia o no, la verità tutta intera si è espressa. E se rido per il mio Circolo, piango per il mio paese. Grazie a Dio sono andati via».
© Riproduzione riservata
