Un altro tassello si aggiunge al mosaico viola ideato dal presidente
Il Diggì Rosario Panuccio ed il Responsabile della comunicazione Rosario Schiavone
Rombolà e dal vice, nonchè socio, Calabrò. La dirigenza metaurina, infatti, allarga i quadri dirigenziali con una figura che nel calcio moderno assume una posizione di primo piano assoluto. Non un semplice addetto stampa, ma un vero e proprio “Responsabile dell’area comunicazione e dei rapporti con le istituzioni”. Si, perché, Rosario Schiavone, nuovo arrivato nella famiglia Gioiese, è un profondo conoscitore dei meandri istituzionali, essendo stato, egli, anche amministratore del Capoluogo della Piana, nelle vesti di vice-sindaco, assessore allo sport e responsabile dei rapporti istituzionali. Una figura giovane, ma già esperta e molto apprezzata in città e dalla tifoseria, essendo cresciuto anch’egli sui gradoni del mitico “C. Giordano”. Emozionato ma allo stesso tempo entusiasta, Schiavone ha emesso già il suo primo comunicato ufficiale, riservato al sodalizio viola: «Ringrazio il Presidente Ferdinando Rombolà, il D.G. Rosario Panuccio e il Dirigente Francesco Calabrò per la fiducia e per aver pensato a me in questo importante ruolo. Io non provengo dal mondo del calcio, né da quello delle comunicazioni, sono funzionario al Consiglio regionale della Calabria, e più in generale mi sono sempre occupato di politica e di sociale, rivestendo negli anni diversi incarichi politici ed istituzionali. Allora penso che sarà questo il mio ruolo all’interno dello staff viola, non certamente quello dell’uomo d’esperienza, ma piuttosto, quello dell’attaccante di sfondamento con le Istituzioni, ed è quello che cercherò di fare. Mi farò interlocutore per la squadra, per adesso con i Commissari del Comune di Gioia Tauro e con le varie istituzioni a tutti i livelli, la Nuova Gioiese è una delle 5 squadre calabresi che militano nel campionato di serie D, rappresenta per questo lo sport a massimi livelli agonistici regionali, è da considerarsi una vera e propria risorsa per un vasto territorio disagiato, oltre che il suo miglior biglietto da visita. Io credo che il governo, sia questo inteso come Comune, come Città Metropolitana o Provincia o come Regione, ha il preciso dovere di promuovere, con ogni modo e mezzo la crescita dello sport, perché è evidente sin dai tempi dei Greci e dei Romani che crescendo lo sport crescono le comunità, e Dio solo sa quanto bisogno ha la nostra comunità di crescere».
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